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Verifica collegamenti KKL-VagCom

All’attualità i software più affidabili e funzionali per la diagnostica delle centraline utilizzano dei cavi interfaccia ECU-PC reperibili on line. In particolare, i diffusi Ducatitiag/Mdiag/Jpdiag, Guzzidiag (sia la versione dedicata ai Guzzi che la versione generica) e lo ScanST – dedicati alle famiglie di centraline Magneti Marelli IAW 59M, 5AM, 7SM, 1.6M, 1.5M, P8, ecc. – funzionano tutti con delle interfaccie simili ed interscambiabili fra loro. Le interfaccie più gettonate sono il VagCom KKL, l’ELM327 ed il Galletto (quest’ultimo solo con Ducatidiag). Tutti e tre i cavi/interfaccia sono normalmente destinati alla diagnosi delle auto dotate di presa EOBD, escluso il Galletto che è usato anche per tunizzare alcuni tipi di centraline auto. Prima di iniziare a lavorare sulle nostre preziose centraline, sarebbe opportuno che vengano fatte alcune prove su questi cavi interfaccia per essere sicuri che siano funzionali.

Anzitutto vi consiglio vivamente di prendere un cavo VagCom KKL versione 409 o superiore. Se volete spendere potete prendere i cavi della RossTech oppure potete rivolgervi al mercato on-line dei cloni cinesi (rivenduti anche da venditori italiani e/o europei). Questi ultimi sono reperibili con prezzi che vanno dai 20 ai 30 Euro circa e sono tutto sommato affidabili. Ducatidiag è nato in origine per questo cavo e poi adattato per gli altri, anzi, alcune funzioni o l’utilizzo con la versione Ducatidiag per le centraline P8 – 1.6 e 1.5 è possibile solo con il VagCom KKL.

Normalmente il VagCom è venduto con un CD completo di drivers e programma di funzionamento… lasciateli stare, diffivilmente troverete dei drivers adatti ed anche quelli preinstallati sui PC non sono adatti. Sono necessari i driver originali FTDI reperibili da questo link. Chiaramente, prima installerete i driver e poi collegherete l’interfaccia.

Oltre al cavo interfaccia è necessario utlizzare un adattatore che permetta il collegamento con il cablaggio presente sulla moto. A proposito di adattatore da usare… serve questo in foto (dotato dei due cavetti con coccodrillo per la corrente da prendere dalla batteria non quelli con la presa solo per il negativo), non state a risparmiare pochi spiccioli per rinunciare ad avere ciò che serve! Avere il cavo negativo indipendente permette di chiudere i circuito dell’interfaccia sulla batteria che state usando per alimentarla in modo diretto, con gli adattatori dotati del solo cavetto di alimentazione, il negativo si scarica attraverso la centralina… accade a volte che a causa di un salto di corrente, si rovini la linea del negativo all’interno della centralina e li si deve ricorrere ai ripari!!

Analizzando il cablaggio presa diagnosi della moto, noterete che sono impegnati solo 2 connessioni su 3. Il cavo al centro è la massa, quello esterno (pin 3) è la linea K. Bene, anche il connettore deve essere in grado di far arrivare il segnale nel giusto modo. Ecco come verificare che sia tutto in ordine.

Diamo un’occhiata al pinout dell’interfaccia: dobbiamo verificare che il segnale dati (la linea K) viaggi sul giusto pinout dell’adattatore e che il negativo dell’interfaccia sia collegato al cablaggio negativo dell’adattatore e non disperda solo in centralina. Ecco una mappa pinout dell’intrefaccia (i pin 1, 8, 9 segnati nella immagine a lato, servono solo per farvi orizzontare al meglio e capire da dove e come contarli per individuarli correttamente.):

5- negativo
7- linea K
16- alimentazione +12V

Ora viene il difficile… niente di trascendentale, però si deve lavorare pulito e con criterio: le attrezzature elettroniche sono delicate e vanno maneggiate con cura!

Aprite l’interfaccia e cercate il PIN 7 che sarebbe quello dove viaggia il segnale della linea K. Questo è facilmente riconoscibile o dall’esterno, oppure dall’interno, utilizzando le indicazioni presenti sulla basetta di pin (solitamente sono stampigliati gli estremi 1-8 e 9-16), come illustrato in foto.

Prima verifica: i pin 4 e 5 devono essere collegati fra loro, per garantire il corretto passaggio della linea del negativo… l’interfaccia in foto non va bene.

L’unica soluzione è unire i due pin lato basetta stampata in con una piccola saldatura a stagno.

Collegate ora l’interfaccia con l’adattatore e mettete due puntali del tester (regolato per verificare la continuità) uno sul PIN 7 e l’altro sul connettore del cablaggio che andrà alla moto e che dovrebbe collegarsi con la linea K (connessione 3 del cablaggio di cui parlavo prima). Il connettore della linea K dell’adattatore DEVE essere necessariamente quello che si trova separato dagli altri da una piccola linguetta di plastica.

Ecco il controllo: continuità 0,000. Su questo adattatore tutto è fatto bene. Fate lo stesso controllo con il PIN 5 ed il connettore centrale del cablaggio, per accertarvi della giusta posizione del negativo. Se tutto è andato a buon fine, siete pronti per utilizzare la vostra interfaccia per diagnosi ECU. Nel caso in cui i pin dell’adattatore risultino sballati, è necessario repererirne uno nuovo… cambiando venditore!!

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