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Tensionamento cinghie distribuzione

Una delle difficoltà maggiori nelle operazioni di cambio delle cinghie distribuzione stà nel corretto valore di tensionamento delle cinghie. L’importante è che le cinghie siano tensionate in modo corretto ed univoco, con un sistema di controllo che permetta di ripetere la stessa misurazione più volte ed in modo preciso. Da quando Ducati prescrive la regolazione della tensione a mezzo della lettura della frequenza di tensionamento la loro regolazione è diventata più precisa, ma come leggere in modo preciso il valore di tensione in Hz? Ecco un’altra interessante applicazione di JPL, che dopo aver tirato fuori il software Ducatidiag, ci delizia con questo frequenzimetro adattato in pieno alle nostre esigenze. semplice da usare, preciso e soprattutto affidabile!! In questo articolo viene analizzato questo pratico frequenzimetro ed il come utilizzarlo correttamente.

IL FREQUENZIMETRO

Prioritariamente, ci serve un PC con sistema operativo Windows e scheda audio (integrata và benissimo, non serve una scheda audio top di gamma!!) ed un semplicissimo microfono esterno da pochi Euro. Ho fatto diverse prove sia con il microfono incorporato del mio portatile, con un microfono superprofessionale che con un normalissimo microfono esterno preso in un centro commerciale… non ho apprezzato differenze sensibili.

Sarà quindi necessario installare un programma di analisi del suono. Ne esistono diversi in giro più o meno validi. Io vi consiglio di scaricarvi l’ottimo frequenzimetro inventato dal vilcanico JPL. E’ compatibile con tutte le piattaforme Windows, è un programma free ed ha le funzioni necessarie allo scopo senza perdersi in eccessive complicazioni!! E’ un piccolo file eseguibile e tramite il grafico ed i riferimenti e regolazioni varie permette di apprezzare in modo preciso il valore in Hz del tensionamento delle cinghie. Potete scaricare questo tool direttamente da questo link. Il frequenzimetro ideato da JPL ha dalla sua parte una interfaccia grafica estremamente semplice e funzionale nonchè la giusta stabilità per riuscire a lavorarci al meglio senza false letture o difficoltà interpretative del valore di tensione impostato.

Si installa e si lancia il programma, un semplice eseguibile. Ecco una breve descrizioni dei pulsanti/funzioni:

1- selezione e setup della scheda audio. E’ importante verificare la voce corrispondente all’ingresso del mixer quando il microfono è collegato;
2- impostazione della frequenza di campionamento;
3- impostazione del parametro di riferimento relativo alla curva della frequenza rilevata ed impostazione della scala del grafico;
4- selezione del modello di moto;
5- selezione cinghia;
6- posizione del marker sul grafico (la linea rossa, in questo caso impostata 110 Hz);
7- tasto di avvio/stop della rilevazione della frequenza;
8- tasto per donare (giustamente!!) un piccolo contributo all’ideatore del software… non fate gli avari!!
9- indicazione della frequenza corrispondente alla posizione del cursore del mouse sul grafico;
10- indicazione della frequenza rilevata;

Alcune considerazioni a carattere pratico:

  • una volta settata – se fosse necessario – la scheda audio (tasto 1) ed eventualmente la scala di visualizzazione sul grafico, le altre opzioni audio e di campionamento si possono essere trascurate, il software è comunque pronto per funzionare correttamente.
  • Ducati prescrive che per tutti i suoi motori, indifferentemente dal modello e cilindrata, la frequenza di regolazione della tensione della cinghia deve essere di 110Hz. Di conseguenza, potrete regolare come modello di moto uno che abbia prevista quella frequenza di regolazione, ad esempio: 848 – 1098 – 1198 4V. Andrà quindi bene e potrà essere utilizzato per tutti i motori Ducati.
  • La frequenza di regolazione delle cinghie è prevista essere la stessa (110Hz) per entrambe le cinghie di distribuzione. Non serve variare la selezione della casella “5” dall’interfaccia del software.
  • Per i modelli più vecchi, per i quali era prevista unicamente la misura effettuata con il calibro meccanico, vale sempre una regolazione delle cinghie a 110Hz.
  • Questo valore riportati ha una tolleranza di regolazione del +/- 5% ed è valida all’atto del montaggio delle cinghie nuove.
  • ATTENZIONE PER I MOTORI DVT!! Per questi motori la frequenza di tensionamento è stata fissata a 90Hz.
  • In caso di verifica su un motore ad utilizzo stradale, mai scendere sotto i 70 – 80 Hz di frequenza di tensione. Nel caso ci si accorga di un tensionamento più “lasco” del limite appena detto su una cinghia usata ma non ancora arrivata al limite di percorrenza per la sua sostituzione, intervenite con il tensionamento della cinghia, tenendovi circa un 10% di margine in meno da quanto previsto su una cinghia nuova.
  • ATTENZIONE PER I MOTORI DVT!! Per questi motori il limite di tensionamento minimo è fissato a 60Hz. Valgono invece le stesse considerazioni valide per gli altri motori circa il montaggio di una cinghia usata.
  • Per far vibrare correttamente la cinghia e far leggere al software la frequenza di regolazione, la cinghia deve essere pizzicata con le dita, come si trattasse di una corda di chitarra. Non usate utensili per pizzicare la cinghia!!

REGOLAZIONE DELLA TENSIONE CINGHIE

Per una corretta regolazione della tensione, le cinghie devono essere pizzicate in una posizione ben precisa e solo quando il cilindro su cui si stà lavorando si trova al Punto Morto Superiore (PMS) in fase di scoppio. Questa particolare posizione di ciascun cilidro, può essere trovata come descrito in questo articolo:link. In queste immagini,  è indicato da una freccia rossa il punto in cui si dovrà pizzicare la cinghia che corrisponde anche alla zona nella quale andrà avvicinato il microfono per poter far rilevare al software la frequenza di regolazione delle cinghie. Potete notare che, sostanzialmente, la posizione è la stessa sia per i motori 4V che 2V.

Indifferentemente dal modello e cilindrata del motore, il punto di applicazione per la lettura della frequenza di regolazione è:

  • CINGHIA ORIZZONTALE: a metà del ramo di cinghia compreso fra il galoppino mobile e la puleggia conduttrice;
  • CINGHIA VERTICALE: a metà del ramo di cinghia compreso fra il galoppino fisso e la puleggia conduttrice;

Nei motori Desmodue/Desmodue DS il galoppino mobile è basculante e vincolato ad una staffa che permette il suo movimento andando quindi ad agire sulla tensione della cinghia. La corretta tensione della cinghia è preferibile raggiungerla allentandola, ovverosia partendo da una frequenza maggiore e quindi andando lentamente (con più prove) ad abbassarla. Per regolarne la posizione – e quindi la tensione cinghia – si dovrà allentare il bullone che ferma la staffa nell’asola ed il bullone che ha funzione di fulcro (nella foto impegnato con una chiave a brugola da 6 mm.), quel tanto che basta per riuscire agevolmente a spostare la staffa. Facendo quindi scorrere la posizione dell’asola si avrà lo spostamento del galoppino mobile. Una volta regolata la tensione della cinghia i due bulloni (asola e fulcro) vanno serrati tirandoli a 26 NM.

Nei motori Desmoquattro/Testastretta/Testastretta Evoluzione il galoppino mobile è dotato di un eccentrico grazie al quale, ruotando l’asse del galoppino, si riesce a variare la tensione della cinghia. Anche per i motori a 4 valvole (Desmoquattro – Testastretta – DVT) la tensione corretta è preferibile raggiungerla allentando, la cinghia partendo da una tensione più alta. La posizione del galoppino mobile è corretta quando la parte più eccentrica è rivolta verso le cammes (come in foto). Allentando il dado centrale di ritegno (chiave inglese da 12 mm.) si svincola l’asse del galoppino, dotato di un innesto esagonale che permette di agirvi sopra per ruotarlo. Ruotando l’asse si sposta l’intero corpo del galoppino. Regolata la tensione della cinghia si deve serrare il dado di ritegno tirandolo a 26 NM.

Come spiegato sopra, è importante che la misurazione avvenga con il pistone del cilindro sul quale si lavora al PMS in fase di compressione. Sui motori più recenti (con le pulegge regolabili di serie) sarebbe possibile anche andare a misurare la tensione cinghie andando a fermare entrambe le pulegge nella posizione di PMS in fase di scoppio del cilindro orizzontale. Sui 2V, in particolare, ci sono degli appositi fori filettati dove andare ad inserire delle viti a misura per bloccare i supporti pulegge (400-620-695-696-796-800) o gli alberi a camme (1000-1100 DS/EVO). Sui motori 4V serve necessariamente utilizzare degli attrezzi specifici per fermare gli alberi a camme. Chiaramente, si deve supporre che la fase meccanica che andremo ad avere in quella posizione sia esattamente ciò che vogliamo avere, in caso di variazione della stessa nella messa a punto del motore, il discorso decade. Sicuramente in sede di officina e con motori standard la procedura risulta essere molto rapida e comoda ma, volendo fare i pignoli, preferisco misurare a tensione cinghie portando ciascun cilindro, di volta in volta, al PMS in fase di scoppio. Queste sono le mie considerazioni:

  • un albero a cammes gira libero e privo di impuntamenti nella propria sede quando siamo al PMS in fase di scoppio;
  • le pulegge condotte, quando allentate, tendono ad uscire fuori asse, ristringendole tornano in asse e tendono maggiormente la cinghia;
  • volendo allentare meno la puleggia per limitare il “fuori asse”, la puleggia scorre meno sul suo supporto;
  • per quanto poco, l’attrito della puleggia sul supporto è sempre superiore alla praticamente assente resistenza dell’albero a camme che gira nella sua sede;
  • sarà una pignoleria, ma sostituendo le cinghie praticamente una volta ogni due anni e controllandole una volta l’anno, tanto vale perderci un pò di tempo.

Tenete comunque presente che le operazioni sopra descritte sono solo una guida di massima delle operazioni da compiere, supponendo che il motore abbia una fase meccanica corretta e non presenti problemi alla distribuzione.

UTILIZZO DEL FREQUENZIMETRO

Per regolare la tensione delle cinghie si parte sempre da una regolazione sommaria della tensione fatta “ad occhio” portando i galoppini mobili alla metà della loro corsa utile. Da quella posizione, con il pistone al PMS in fase di scoppio del cilindro sul quale stiamo lavorando, andremo a leggere con il nostro software il valore in Hz a cui è tesa la cinghia e – di conseguenza – la regoleremo convenientemente.

Per effettuare una regolazione corretta, partite da una tensione maggiore del previsto ed andate quindi a diminuirla sino ad ottenere il target desiderato di 110Hz. Lanciate ed avviate il software: il valore in Hz della tensione della cinghia appare al centro, proprio sotto al grafico.

Pizzicate la cinghia nelle modalità previste. Sul grafico apparirà la curva della frequenza captata dal nostro PC. La linea gialla indica il picco di lettura, ovverosia la frequenza effettiva a cui è tensionata la cinghia. A meno di rumori esterni (da evitare comunque) la lettura sarà molto stabile e la frequenza letta resterà sulla videata. In questo caso, la tensione della cinghia è inferiore al previsto, notate l’indice giallo spostato sulla sinistra (frequenza più bassa) rispetto al marker rosso ed il valore indicato: 92 Hz. Andate ad aumentare la tensione della cinghia.

valore indicato: 135 Hz. Andate a diminuire la tensione della cinghia in modo progressivo, lentamente e leggendo la frequenza quasi di continuo in modo da avvicinarvi il più possibie al target.

Arrivati!! 107Hz di lettura che, considerando un target di 110Hz ed una tolleranza di +/-5%, sono pienamente apprezzabili e possono farci ritenere corretto il valore della tensione cinghia.

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