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Legature di sicurezza

Le legature di sicurezza si utilizzano per evitare che bulloni, viti, tappi o filtri, particolarmente importanti per la sicurezza, si svitino accidentalmente. Molti regolamenti tecnici di gare omologate prevedono che siano obbligatorie in particolare per tutte quelle parti attinenti al circuito di lubrificazione. Per torcere il filo o si utilizza una pratica pinza torcifilo oppure una pinza standard (ed un po’ di pazienza!!) e una matassina di filo di acciaio armonico zincato da 0,5 mm. o poco più, in modo da essere facilmente manovrabilee sottile il giusto da poter essere utilizzato anche su piccole parti ma sufficientemente robusto da reggere tranquillamente anche su parti di dimensioni maggiori.

Il concetto di base è molto semplice: si deve mettere la legatura di sicurezza in modo che offra resistenza allo svitamento della vite, dado, parte, ecc.. Nel caso di bulloni, viti, tappi, ecc. si tratta di forarli sul diametro della testa in posizione ortogonale rispetto al previsto punto di ancoraggio. Nel caso di parti che non è possibile forare (ad esempio un filtro olio a carutccia) si dovrà montare su questo un supporto, una fascetta di metallo ad esempio, in modo da poter convenientemente fermare la legatura.

Il punto di ancoraggio può essere o una zona del motore che dove si dovrà praticare un piccolo foro (alettature o simili) o, cosa migliore, una testa di un bullone/vite nelle immediate vicinanze. Con questo ultimo metodo si riesce a fermare anche due o più bulloni, tappi, ecc. con una sola legatura di sicurezza. Il foro potrà essere passante da parte a parte o essere praticato solo sul lato dove lavorerà la legatura.

Ecco alcuni esempi di come assicurare tutte le parti, viti, tappi, ecc. che riguardano il circuito dell’olio di un tipico motore Ducati. Una delle applicazioni più semplici si ha sul tappo di carico dell’olio, originale in plastica (i modelli aftermarket in ergal spesso sono già forati per la legatura), dove la legatura di sicurezza si potrà assicurare ad una vite del coperchio frizione. 

Lato diametralmente opposto… il tappo scarico olio, tappo filtro a rete e tappo di chiusura fusione, dove si riesce ad assicurare il tutto con una unica passata di filo ritorto.

Per i nippli del radiatore olio si dovrà lavorare in modo da assicurarli convenientemente al dado di tenuta della tubazione. Si dovrà porre particolare attenzione nel forare i nippli olio, cercando di impegnare esclusivamente la zona “piena” compresa fra le facce dell’inserto esagonale per manovrarlo.

Il filtro dell’olio: chiaramente non lo si può forare per assicurarlo!! In questo caso si può utilizzare una fascetta di acciaio fermata sul corpo del filtro, in modo da utilizzarla come appiglio per la legatura di sicurezza.

La legatura di sicurezza di tutto quanto ruota intorno al circuito dell’olio è uno standard solitamente previsto in tutte le gare motoristiche. Nulla vieta però che regolamenti, necessità o semplice pignoleria possano far applicare una legatura di sicurezza ad altri particolari: pinze freno, viti forcella, forcellone, dadi telaio, ecc..

Vi riporto un caso pratico, vogliamo mettere una legatura di sicurezza sulle viti a testa esagonale femmina che fermano le pinze al piedino forcella. Dovendo applicare quindi la legatura in modo ortogonale rispetto al punto di ancoraggio (la seconda vite che trattiene pinza), verificate anzitutto il serraggio delle viti con una chiave dinamometrica. Si segna quindi con un pennarello dove si dovrà praticare il foro. La stessa cosa si dovrà fare, chiaramente sul secondo bullone. Una volta fatto il segno si potranno smontare entrambe le viti, facendo attenzione a non confonderle (a meno che non si decida di effettuare un foro passante da lato a lato della testa).

Bulinate la testa della per avere una guida precisa durante la foratura. Per la foratura si utilizza una punta HSS e – sarebbe preferibile – un trapano a colonna con una morsa di centraggio, in modo da riuscire a fare un foro ben ortogonale all’asse della vite.

E’ ora possibile riavvitare le viti della pinza, tirandole a quanto previsto con la chiave dinamometrica. Tornerà automaticamente la posizione della vite sulla pinza (ecco perchè è importante segnare la loro posizione di partenza), proprio come era serrata prima dello smontaggio. Passate quindi il filo per la legatura passandolo a doppino, come nella immagine qui a lato. I due capi di filo da torcere dovranno avere una lunghezza di poco più di due volte e mezza la distanza fra le due viti.

Fermate quindi la pinza torcifilo a circa il doppio della distanza fra le due viti, impegnando entrambi i capi del filo di acciaio. Iniziate a torcere il filo. Quando noterete che il filo torto avvicina la distanza compresa fra le due viti fermatevi ed iniziate a torcerlo lentamente, in modo tale che con i capi liberi si riesca ad impegnare il foro della vite ancora libera. Passato un capo del filo di acciaio all’interno del foro della seconda vite, riniziate a torcere il filo in modo che si riesca ad assicurarlo ed a tensionarlo. Tagliate quindi l’ultimo tratto di legatura lasciando libero un un tratto torto di circa un centimetro che quindi andrete a ripiegare su se stesso. Le prime volte verrà non proprio preciso, ma dopo qualche tentativo ed un paio di metri di filo di acciaio otterrete delle legature perfette!!

Ecco un’immagine di una legatura di sicurezza “classica” utilizzata per fermare due viti giacenti su uno stesso piano. Potete notare che le due viti sono fermate ed assicurate l’una sull’altra: un metodo pratico e pulito per effettuare una legatura senza impegnare altri spazi della moto, proprio come descritto sopra.

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