Arriva il momento di dover cambiare i dischi fizione, per varie necessità: usura, montaggio di un kit antisaltellamento, semplice spippolamento. Nella scelta ci si trova davanti alla selezione se utilizzare dei kit dischi originali o aftermarket e qui iniziano i problemi!! Quale kit utilizzare? Si prende un set completo o solo i dischi conduttori (c.d. guarniti)? Di che materiale? … vediamo di dare qualche dritta…
Anzitutto si deve fare un distinguo sul materiale dei dischi frizione. A parte qualche “esotismo” proposto da qualche azienda e/o preparatore, sostanzialmente si hanno:
DISCHI FRIZIONE A SECCO
- dischi conduttori con anima in acciaio
- mescola di attrito organica
- mescola di attrito sinterizzata
- dischi conduttori con anima in lega leggera
- mescola di attrito organica
- mescola di attrito sinterizzata
- mescola di attrito in materiale speciale (polveri di carbonio, non-metalli, ecc.)
- dischi conduttori con anima in lega leggera – 48 denti
- mescola di attrito sinterizzata
DISCHI FRIZIONE A BAGNO D’OLIO
- dischi conduttori con anima in lega leggera
- mescola di attrito organica
- mescola di attrito in materiale speciale (polveri di carbonio, non-metalli, ecc.)
N.B. i dischi condotti sono tutti in acciaio. Hanno un trattamento superficiale differente a seconda che siano per kit a bagno d’olio o per kit a secco e si trovano a ricambio di diverso spessore e di forma leggermente bombata. Solitamente, se non presentano bruciature, graffi, deformazioni, ecc. non è necessario sostituirli insieme ai dischi conduttori.
Un distinguo particolare, per le frizioni a secco (come accennato sopra), si ha sui dischi conduttori che possono avere l’anima in acciaio o oin lega leggera. Il loro utilizzo dipende dal tipo di materiale della campana frizione:
- Sui modelli con campana frizione in acciaio si possono usare dischi conduttori in acciaio o in lega leggera. Se si usano i dischi con anima in lega leggera si deve preventivare un aumento del consumo dei loro denti di innesto, dovuto alla differnte risposta elastica fra materiale della campana e disco. Il vantaggio di usare dei dischi con anima in lega leggera si ha in un alleggerimento complessivo del gruppo frizione.
- Sui modelli con campana in lega leggera (sia gruppi standard che antisaltellamento) si devono necessariamente usare i dischi con anima in lega leggera.
Stradale – turistico
Dischi OEM, aftermarket in mescola organica – OEM, base carta aftermarket o analoghi se frizione a bagno d’olio. Questo tipo di dischi permette di avere una buona durata e soprattutto una ottima modulabilità al disinnesto e silenziosità di funzionamento (specie nelle frizioni a secco ed a freddo).
Stradale – sportivo – puntate in pista amatoriali
Dischi OEM, aftermarket in mescola organica, al limite sinterizzati se uso sportivo intenso. Dischi OEM – con materiale d’attrito in materiale speciale in caso di frizione a bagno d’olio. Siamo alla via di mezzo: sino a quando si utilizza la moto in modo sportivo/stradale con qualche puntatina in pista i dischi originali/organici reggono ancora a fronte di un consumo maggiore dovuto alle temperature di esercizio più alte ed agli stress meccanici dovuti ad uno sfruttamento del motore spostato verso i regimi di coppia e potenza massimi. Se la lancetta di utilizzo si sposta verso un uso prettamente sportivo si deve puntare su dei dischi sinterizzati. In caso di
Pista amatoriale – racing
Dischi sinterizzati – materiale speciale in caso di frizione a bagno d’olio. In particolare se si pensa di utilizzare una frizione antisaltellamento a secco, è necessario utilizzare dei dischi sinterizzati: ottima resistenza alle alte temperature ed agli stress meccanici a fronte di una diminuita modulabilità al disinnesto che, nell’utilizzo pista/racing, può essere considerato di secondo piano.
Per semplicità nella ricerca, qui sotto trovate i links ad alcuni cataloghi/istruzioni di tre noti marchi che producono dischi frizione per Ducati.