La sostituzione del piattello spingidisco originale con un aftermarket in ergal, oltre al vezzo estetico dato dal colore a dalla forma, permette di di migliorarne il funzionamento grazie alla precisione di costruzione e rifinitura nettamente superiori rispetto al componente originale… che, sinceramente, lascia molto a desiderare!! Indifferentemente dal modello/colore/disegno del piattello aftermarket, sinceratevi che sia ricavato dal pieno e anodizzato con tutti i crismi. Non è tutto oro quello che luccica!! Alcuni rivenditori e marchi poco seri propongono realizzazioni che non sono altro che pressofusini in lega di alluminio rifinite alle macchine utensili e anodizzate a basso costo… vi ritroverete così con un piattello spingidisco che dopo poco tempo avrà una finitura superficiale aberrante con colore sbiadito e magari deformato nelle forme… Smontato il carter frizione, vi troverete di fronte il piattello con in vista le sei viti (innesto esagonale maschio da 4 mm.).
Svitate le sei viti. Abbiate cura che la chiave sia di buona qualità e che abbia un innesto ben preciso nella brugola. Questo perchè a volte le viti possono essere bloccati e lavorarci con una chiave poco precisa può causarne la spanatura. Nessuna leggenda metropolitana!! Svitando le viti non sarete investiti da nessuna molla sparata a pressione, una volta svitato completamente ciascuna vite sarà possibile sfilare a mano sia lo scodellino che la relativa molla
Sfilate lentamente il piattello che, nel 99,9% delle volte, si porterà dietro anche l’asta spingidisco. Per evitare che i due o-ring presenti sull’asta, all’estremità opposta rispetto al piattello, non slabbrino il paraolio di tenuta dell’asta stessa, sfilate l’asta lentamente e facendo attenzione al momento del passaggio del paraolio, aiutandone il passaggio facendo ruotare a mano l’asta.
Pulite la zona dove l’asta si infila nell’ogiva al centro del piattello con del prodotto dewatering o, al peggio, usando del lubrificante penetrante: vi sarà più facile riuscire a sfilare l’asta liberandola dal piattello.
Girate il piattello e con un punzone ed un martello spingete fuori l’ogiva dell’asta dal cuscinetto del piattello originale.
Ora si potrà preparare il nuovo piattello in ergal ricavato dal pieno. Anzitutto prendete un nuovo cuscinetto per il piattello. Le sue misure sono 12x32x10 e deve essere un cuscinetto tipo 6201, con schermi in Viton per alta temperatura. Niente di sconvolgente!! Si trova da qualsiasi rivenditore di cuscinetti generico a meno di 10 Euro. Posso consigliarvi l’SKF 201-2RS2/LHT23.
Scaldate la sede del cuscinetto con una pistola termica o un fornellino. L’ottimale sarebbe di portarlo ad almeno un 70-80 gradi per far si che poi il cuscinetto, una volta lubrificato, entri tranquillamente semplicemente spingendolo senza sforzo nella sede. In questa fase il piattello è molto caldo, usate dei guanti adatti per proteggervi le mani da ustioni!! Aspettate una quindicina di minuti e quindi posizionate l’ogiva dell’asta nel cuscinetto, picchiettandola delicatamente ed infilandola al meglio; si assesterà definitinivamente una volta rimontato il tutto sulla frizione.
Lubrificate con olio motore l’asta spingidisco e rimettetela in sede infilandola con attenzione, sempre facendo attenzione a che i due o-ring alla sua estremità non si impuntino sul paraolio di tenuta dell’asta posto al centro del primario del cambio.
Centrate l’ogiva sull’asta di comando della frizione ed infilate il piattello in modo tale che il riferimento bulinato (freccia rossa sulla destra nella foto) si trovi in corrispondenza del riferimento sulla colonnetta del tamburo (freccia rossa sulla sinistra nella foto). A volte la bulinatura del piattello è sulla faccia interna del piattello: prestateci attenzione.
In caso che non sia presente alcuna bulinatura, sappiate che il piattello entrerà ben centrato solo e soltanto in una determinata posizione: con le colonnette del tamburo al centro degli alloggiamenti delle molle e con il piattello stesso che si infila bene nel corpo frizione. Sarà sufficiente ruotare il piattello sino a che questo non risulti in posizione corretta per riuscire ad infilarlo, diversamente resterebbe distanziato dal pacco dischi.
Predisponete ora ciascun gruppo molla/scodellino/bulloncino come in foto. Nel caso decidiate di sostituire gli scodellini delle molle originali con altri aftermarket, ricordatevi che ne esistono di diverse altezze e dovrete prenderli della misura a voi necessaria:
- Hypermotard – Monster 1100 scodellini da 8,1 mm.
- SBK 1098 – 1198 scodellini da 4,1 mm.
- tutti gli altri modelli scodellini da 6 mm.
Non sarebbe male sostituire le viti originali con analoghe in acciaio zincato e cromato, magari adatti ad utilizzo nautico, aventi caratteristiche nettamente superiori agli originali e meno soggetti a fenomeni di ossidazione. Passate un filo di grasso sulla filettatura delle viti ed avvitatele a battuta senza tirarli, procedendo ad avvicinarle progressivamente seguendo un ordine diagonale incrociato.
Infine, serrate le viti del piattello con una chiave dinamometrica. Ducati prescrive un serraggio a 5-6 NM. Una volta montato il tutto effettuate alcune prove di innesto della frizione. Il piattello deve riuscire ad effettuare il suo movimento senza impuntamenti e deve essere possibile ruotarlo a mano a frizione innestata senza che la frizione stessa impunti o trascini. Effettuate uno spurgo del circuito idraulico della frizione.